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POESIE DI PRIMAVERA
I nostri animali sono i gatti
e i cani; ci guardano
attraverso le case e le strade
un viavai di cose innumerevoli.
Non sanno cosa c'è negli occhi
di chi li accoglie e li cura,
accordati alla terra dormono
e sono nella nostra vita
morbide cose che sbadigliano.
Percorrono i prati, soli o a frotte
ma ancora torneranno
comodi nel corpo, nei passi
e negli amori.
Che tempo farà domani?
Potrò alzarmi
entrare in tutta la presenza della luce?
Aspetto che fioriscano le giovani cose
le presenze dell'aria
la mia vita, perchè sono fatto
di linfe e di voci.
Il giorno si asciuga di sera
come una terra arsa
ma ancora qualcosa offre
umidità, bisbigli
che ricordano i canti.
Si ascolta:
sono i fremiti della notte
che fanno dormire.
Sono tornato: l'estate
fa ancora la sua festa.
Oggi è bella la città in vacanza
il bozzolo di intrecci
di pensieri è vuoto,
pure è un letto malato
di uomini e di donne
nel momento lieve, rifatto
è più fresco e bianco.
Tutti ritornano
popolano i quartieri della città
essa si leva nelle stagioni
fino alla nuova estate.
Siamo andati, abbiamo fatto
il bagno nel mare
ci siamo lavati,
in una vecchia abitudine
si è ritrovata la carezza
il volo del corpo nell'acqua.
Sulla spiaggia i vestiti vuoti
sono rimasti
deboli nelle pieghe
nel loro mutamento molle.
Torneremo a dare forma
a questi colori: persone sulla costa,
lavati riconosciamo la terra
il vento che asciuga
i capelli bagnati.
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Da:
Progresso nelle nostre voci
Ed.MONDADORI, 1998
La forma innocente
Ed.STAMPA, 2001 |
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